La pista ti ha portato in: home/diario-islanda/21agosto ··»21 agosto: Hverfell, Godafoss, AkureyriGrotta vulcanica, cratere, cascate, cittadina a nord21 Ago
La prima tappa della giornata è la grotta vulcanica Grjotagia.
Hverfell è un'altra zona vulcanica, un grande cratere a cui si accede per un sentiero polveroso. Scattiamo
foto a quel paesaggio e poi torniamo alle macchine. E' incredibile come in Islanda si passi da zone desertiche completamente spoglie a zone vulcaniche ancora attive con terreni che fumano e a immense masse di acqua che formano spettacolari cascate. E Godafoss è una di queste, le cascate del Dio. Anche qui io e Fabio ci scattiamo foto a vicenda vicino ai bordi umidi e scivolosi della cascata. La cascata, la massa d'acqua, ti attira senza che te ne accorgi. E in un attimo ti ritrovi a precipitare nel vuoto.Leggende urbane, anzi islandesi. Io sono ancora qui. Il nostro campo, quel giorno, è nella città di Akureyri, sul fiordo, dove abbiamo modo di conoscere
l'intelligenza degli indigeni: anziché lasciare alzata la sbarra e chiuderla quando l'ultima macchina della
carovana è passata, il tizio della reception la riabbassa ogni manciata di secondi facendo passare un'auto per
volta, rallentando così l'operazione all'inverosimile, sotto le maledizioni e le imprecazioni di Maurizio. Nel pomeriggio, che ci viene lasciato libero, andiamo con Fabio il Pakistano a cercare minerali su una parete
di fronte alla cittadina. Si aggiungono Gianmarco e Roberta e Massimo Maverick e la moglie. Lasciate la auto a
bordo strada, ci incamminiamo verso un prato. Un recinto formato da 3 fili di ferro ci sbarra la strada. Al ritorno al campo io e Fabio decidiamo di andare a fare un giro in città e magari acquistare qualcosa.
E infatti ci buttiamo in un negozietto, con buona parte del pavimento rivestito di monete di rame, che ha di
tutto, dai souvenir all'abbigliamento. Là mi compro un bel pile, una maglietta e dei regali. E con la birra in corpo finisce anche il quinto giorno in Islanda. |
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