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19 agosto: da Myvatn a Krafla

Campeggio a Myvatn - zona vulcanica di Krafla

19 Ago

La mattina io e Fabio, verso le 7,30, accompagnamo Gianmarco e Roberta a vedere la cascata all'interno del canyon. Ne approfittiamo per scattare altre foto con una diversa luce.

La prima tappa è a Myvatn, un piccolo centro abitato di fronte al lago omonimo. Myvatn significa moscerino, e infatti la zona è infestata da nugoli di moscerini che si infilano ovunque. Ne mangio un paio ed altri ne trovo nelle orecchie e nel naso. Entriamo nel campeggio e sistemiamo le tende.

Poi, con tutta la carovana di fuoristrada, ripartiamo e facciamo una sosta ad un rifugio chiuso, un'unica costruzione in legno col tetto rosso. Il posto è splendido, c'è uno stagno ricco di vegetazione, con fiori che ricordano quelli preistorici e perfino qualche bel fungo rossiccio.

Quindi raggiungiamo la zona vulcanica di Krafla. La zona è grande, con fumo che esce dal terreno rosato e soffioni che sputano getti di vapore. Poi si va a vedere una caldarola in cui mettere il fondoschiena a mollo nell'acqua calda, a pagamento, ma io e Fabio preferiamo andarcene in escursione nei dintorni, dove troviamo un sentiero che ci porta in campi di lava fumanti. Quindi torniamo alle auto ad attendere che tutti abbiano finito di lessarsi e facciamo ritorno al campo.
Finalmente posso farmi una doccia!

La sera, dopo cena, vado insieme ad alcuni del gruppo a bere una birretta in un pub vicino e concludo così il terzo giorno in Islanda.

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