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17 agosto: sbarco in Islanda!

La terra oltre la nebbia

17 Ago

Ci svegliamo alle 10,30. Abbiamo dormito per oltre 16 ore, che schifo!
Saliamo sul ponte della nave. Lo spettacolo è quasi terrificante. La visibilità è ridotta a 40 metri, il resto è tutto bianco, cielo e nebbia si sono uniti a formare un'unica cappa.
Posso solo immaginare che tempo troveremo in Islanda...

Poi la nebbia si dirada, all'improvviso. E le coste alte e verdi dell'Islanda appaiono finalmente all'orizzonte!
A prima vista sembra una terra sconosciuta uscita fuori dalla nebbia, poi piano piano si riconoscono casette, imbarcazioni, persone.
E soprattutto c'è un tempo stupendo, mi metto subito a mezze maniche godendomi la giornata.

Ad uscire dalla nave con le auto ci vuole parecchio. Anche perché c'è la dogana da passare, dove poliziotti in divisa controllano il carico a campione.
Maurizio ha un'idea geniale, non per niente è il tour leader di Dimensione Avventura, e chiede a Rossella di guidare l'auto verso la dogana. Al suo fianco fa sedere Olavur. Così passeremo inosservati, una ragazza che guida e un bambino di 8 anni al suo fianco. Chi vuoi che ci fermi?

Non aveva pensato, però, che dietro la ragazza e il bambino sedevano 3 uomini incolti e non rasati...
Tocca a noi. Il poliziotto è là davanti e ci fa cenno di avanzare. "Non guardarlo negli occhi!" intima a Rossella Maurizio. "Se non ci ferma subito è fatta!" La nostra auto sorpassa l'agente e tutti e 4 (perché ad Olavur sicuramente non gliene fregava nulla, impegnato com'era coi suoi giochini elettronici) tiriamo un sospiro di sollievo.
"TUMP! TUMP!"
Maurizio impreca. Il poliziotto, insospettito dal telone del Toyota, ha battuto con la mano sul fianco dell'auto per intimarci di fermarci.

Restiamo così fermi davanti ai box in cui fanno entrare le auto per i controlli. Una di queste è ferma assieme a noi. Una coppia di tedeschi. Lui un tipo strano, con una scarpa diversa dall'altra, i capelli rasati e un paio di occhi tatuati sulla nuca. I poliziotti infatti lo fanno entrare nel box e chiudono la serranda.
Poi tocca a noi entrare. La coppia è alla nostra sinistra e gli agenti gli hanno fatto vuotare tutto il bagaglio, ogni oggetto tolto dal suo contenitore e messo in bella vista. In quel momento penso all'Italia, dove entra gente senza documenti come e quando vuole...

Un agente ci fa aprire il telone e Maurizio comincia a scaricare assieme a noi i bagagli. Per prima cosa gli sbatte in faccia la borsa di Rossella, una bella esca. Poi tiriamo giù i "morti", ossia il borsone mio e quello di Fabio, e sopra ci buttiamo altro bagaglio. Gli agenti aprono la borsa di Rossella e danno un'occhiata dentro. Intanto Maurizio parla e scherza con loro, gli dice che tutti i giorni dobbiamo scaricare e ricaricare la macchina. Poi gli agenti controllano i medicinali che portiamo in base a un elenco di sostanze farmaceutiche consentite. Sono incerti su un medicinale, che vorrebbero requisire, ma poi ce lo lasciano.
Il tipo strano, nel frattempo, sta ricaricando i bagagli sulla sua auto. Gli chiedo se è andato tutto bene. Mi risponde di sì e prende, da una cassa di birre che gli hanno permesso di tenere, 3 lattine che mi regala.
E' arrivato anche per noi il momento di ricaricare tutto ed uscire dalla dogana. L'unica macchina della nostra carovana ad esser stata controllata...

Pranziamo all'autogrill, a Seydisfjordur. In una banca cambiamo 100 euro in corone islandesi.
Ed entriamo così, dopo pranzo, nel deserto, sulle piste sabbiose. Primi guadi, effettuati con successo.
Durante il tragitto facciamo delle soste, per ammirare il paesaggio desertico e scattare foro.

Il nostro campo è a Kverfjoll, vicino al ghiacciaio. La sera, dopo cena, io e Fabio ci inventiamo un'escursione notturna, a cui vogliono partecipare Roberta e Maurizio. Ma dopo 5 minuti di salita sul sentiero, il tour leader di Dimensione Avventura abbandona l'escursione e torna al campo insieme a Roberta.
Io e Fabio proseguiamo e in capo a mezz'ora siamo sulla cima della collina. Su mi tolgo i guanti e sbottono la giacca a vento. E' ormai scuro, in fondo vediamo le luci del campeggio e alla nostra sinistra il grande ghiacciaio.
Scattiamo qualche foto e torniamo al campo a dormire.
Il primo giorno in Islanda è finito.

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