Entriamo in Svezia intorno alle 10,50 e pranziamo in autogrill.
Pioviggina appena. Siamo lì a fare benzina quando vedo Matteo che indietreggia col suo Defender. E dietro di lui una mini nuova fiammante. L’avrà vista di sicuro, penso, ma Matteo non accenna a fermarsi e va in retromarcia sicuro. Alla fine capisco che non ha visto la mini dietro di lui e faccio appena in tempo ad agitare le braccia per richiamare la sua attenzione che il Defender colpisce in pieno la mini… Matteo scende, e scende anche la coppietta della mini. Il danno, se si può chiamare danno, è un graffietto su un cerchio. Ma il ragazzo vuol fare lo stesso il Cid.
Si riparte.
Ci accorgiamo subito della Norvegia, in cui entriamo nel pomeriggio inoltrato. Il paesaggio è vario, montagne, colline boscose, foreste, prati, cascate, e le case coi tetti in torba erbosa per il freddo. Finalmente qualcosa che valga la pena di vedere.
Il nostro campeggio si trova a Notodden. Niente di che, un prato ampio su cui montiamo le nostre tende.
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