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10 Ago
Ore 7,30. L'appuntamento con Maurizio di Dimensione Avventura
è ad EUR Fermi. Io e Fabio siamo là puntuali, accompagnati da mio padre. Dopo qualche minuto arriva il pick
up Toyota, con una grafica vistosa sulla carrozzeria e il telone bianco a racchiudere il bagaglio.
Presentazioni di rito. Il figlio di 8 anni che ci guarda timidamente.
Olavur, che in danese corrisponde al nostro Oliviero, un nome che avremmo sentito e ribattezzato spesso durante
tutta la vacanza.
Mio padre saluta e se ne va.
Maurizio apre il telone, dentro c'è di tutto e sembra non esserci posto per i nostri 2 borsoni. Tassativi,
per altro. 2 borsoni 80x40 cm. Peccato che avrebbero dovuto pesare 10 kg al massimo... ma stavano di sicuro a
20 kg... e Maurizio se ne accorge subito.
Una volpe, quell'uomo.
"Che c'avete messo qua dentro?" ci chiede.
"Il necessario" rispondiamo.
Troviamo posto per le borse. I sacchi a pelo vanno sopra al tetto dell'auto. I caschetti speleo buttati alla
rinfusa assieme ai bagagli.
E finalmente si parte!
L'avventura con Maurizio di Dimensione Avventura comincia
subito.
Maurizio sbaglia strada...
Ci imbottigliamo subito nel caotico traffico del raccordo anulare, perennemente in prima. Si decide così
di passare per le strade interne.
Fuori Roma incontriamo altra gente che verrà con noi, Fabio il Pakistano (che è più romano di me) e Federica,
Maurizio il Clavicola con Tiziana, e Paolo, Letizia e Annamaria. Tutti in fuoristrada. D'altra parte stiamo
partendo per un viaggio in fuoristrada... da Roma fino in Islanda!
Facciamo tappa a Verona, dove prendiamo su Elena, dello staff di
Dimensione Avventura, abbandonata dal marito Michele che
è andato a raccattare la ragazza che avrebbe viaggiato con noi.
Elena è una ragazza simpatica (e anche carina, devo dirlo altrimenti si offende), che parla a mitraglia.
In breve le nostre orecchie furono piene delle sue parole.
Finalmente raggiungiamo l'autogrill ed Elena ritorna nell'auto col marito, ma entra da noi Rossella,
un'altra ragazza che parla a mitraglia...
Siamo così giunti al Trentino, dove ci incontriamo con parecchi altri fuoristradisti che vengono da Verona, Padova, Milano, Trento, ecc. Si acquistano i bollini per entrare nelle autostrade austriache e si pranza all'autogrill. Paolo stende sul cofano di un'auto una immensa carta geografica dell'Islanda e guardiamo insieme il percorso che faremo.
Quindi si riparte.
Austria
Entriamo in Austria. Il nostro primo campeggio è ad Innsbruck.
Un bel campeggio, parecchio verde, alberi, bagni decenti. Un locale chiuso, tipo cottage, per poter cenare
al coperto. Montiamo la tenda. In realtà non montiamo nulla, perché Maurizio ci ha prestato una tenda
automontante della Quechua... Ficchiamo dentro i sacchi a pelo, il mio stuoino e il materassino di Fabio ed
entriamo nel locale per cenare.
Facciamo così subito conoscenza con Gianmarco e Roberta e Corrado e sua moglie e decidiamo cosa mangiare.
Mi convincono a prendere cibo del posto, così scelgo una luganega e
i canederli, accompagnati da una sana birra.
Ancora non lo sapevo, ma la luganega mi avrebbe
accompagnato fino in Islanda e ritorno...
Dopo cena qualche chiacchiera e poi a dormire. Pioviggina.
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